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Monitoraggio e conservazione biocenosi marine

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Sulla base delle conoscenze acquisite nell’ambito delle prime indagini sul sistema ecologico costiero di Posillipo (Simeone e Russo 2005), il CSI Gaiola onlus dal 2006 effettua attività di monitoraggio delle principali comunità biologiche marine caratterizzanti i fondali dell’AMP, nonché sulla consistenza in termini di popolazione di specie rare e/o protette presenti e sulla presenza di elementi di degrado di origine antropica. Dal 2010 su incarico dell’Ente Gestore cura la pianificazione e realizzazione del piano annuale di monitoraggio biologico-ambientale del Parco. In particolare, grande importanza è stata data allo studio distributivo e quali-quantitativo di biocenosi, facies e specie di rilevanza ecologica in relazione alla caratterizzazione geomorfologica dei fondali ed alle principali criticità sussistenti.  A ciò sono stati associati campionamenti microbiologici per monitorare la qualità delle acque del Parco, ed indagini ittiofaunistiche.

Analisi geo-archeologiche

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Considerando l’insufficienza di dati disponibili in letteratura sia in ambito geoarcheologico che in ambito prettamente archeologico, quasi tutti rifacentesi al pregevole seppur datato lavoro di Robert T. Gunther dei primi del ‘900, al fine di poter avere un quadro più esaustivo sulle rilevanze archeologiche presenti sui fondali dell’AMP e sulla Variazione Relativa del Livellodel Mare (VRLM) , che ha interessato il litorale di Posillipo negli ultimi 2000 anni, il C.S.I. Gaiola onlus a partire dal 2006 sta portando avanti un progetto di ricerca finalizzato all’acquisizione di nuovi dati in ambito archeologico e geoarcheologico sull’area.
Oltre a fornire una nuova mappatura georeferenziata delle strutture archeologiche attualmente sommerse, sulla base dei dati acquisiti, si sono effettuate nuove interpretazioni sulla VRLM dall'epoca romana ad oggi sulla costa di Posillipo, fornendo anche nuove basi interpretative sulle origini dell’attuale geomorfologia costiera dell’area di studio in oggetto (Simeone e Masucci, 2009). 

Rilievo Cavita' costiere

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In continuità con gli studi geomorfologici e geoarcheologici sulla fascia costiera emersa e sommersa di Posillipo si è deciso di concentrare l'attenzione sulla moltitudine di grotte e cavità, per massima parte di origine artificiale, presenti lungo la costa, sia per il loro grande valore storico archeologico, sia in quanto elementi fortemente caratterizzanti del paesaggio costiero. Dopo una prima fase di censimento delle cavità presenti, si è passati al rilievo di dettaglio delle cavità censite  ed all’analisi geomorfologica delle stesse nel tentativo di fornire elementi utili relativi al periodo di scavo ed all’utilizzo delle cavità rilevate di maggior interesse (Simeone et al, 2007). Nel caso delle Grotte di Trentaremi, si è anche proceduto alla caratterizzazione bio-ecologica dei popolamenti di pozza di scogliera presenti all’interno (Simeone et al, 2008).

Analisi fitosociologiche

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In questo studio è stata analizzata la componente vegetale della costa rocciosa tufacea che si affaccia sull’Area Marina Protetta, al fine di individuare le associazioni fitosociologiche presenti e le emergenze botaniche di rilievo, di una costa che nonostante il contesto profondamente urbanizzato in cui è inserita conserva ancora una inaspettato livello di naturalità. Il fine è quello di confrontare i risultati dello studio con i parametri della Direttiva Habitat relativamente alle “scogliere con vegetazione delle coste mediterranee”. I risultati sono stati presentati durante il 101° Congresso della Società Botanica Italiana (Caserta 27/29 Settembre 2006).

Studio dell’avifauna costiera svernante e nidificante

 

Dal 2005 il C.S.I. Gaiola onlus porta avanti uno studio specifico sulla popolazione di Cormorani Phalacrocorax carbo che, con sempre maggiore abbondanza, frequenta il litorale napoletano per svernare. Durante tale ricerche, sono stati evidenziati i posatoi diurni e notturni, effettuando inoltre uno studio di carattere eco-etologico sullo svernamento della specie in ambiente marino. (Simeone e Masucci, 2006). Negli anni successivi tali indagini si sono allargate allo studio della caratterizzazione ornitologica delle coste dell’AMP acquisendo dati sulle specie svernanti, di passo e nidificanti come il Gabbiano reale (Larus michahellis).

GIS della fascia costiera di Posillipo

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La tecnologia GIS (Geographic Information Systems) consente di integrare le operazioni tipiche dei database, con i vantaggi specifici della visualizzazione e dell'analisi geografica forniti dagli strumenti di disegno cartografico. Tutti i dati acquisiti nell’ambito dei diversi studi svolti sulla fascia costiera sono stati integrati nell’implementazione di un GIS (Geographic Information System). Il GIS ha permesso di avere un quadro organico dei dati raccolti, permettendo l’archiviazione e l’analisi dei dati in maniera dinamica fornendo un quadro sinottico di riferimento mediante interfaccia grafica  immediata ed intuitiva.

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