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protezione ambientale e culturale

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Nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, il C.S.I. Gaiola onlus svolge attività di volontariato finalizzate alla tutela delle risorse naturalistiche e storico archeologiche con particolare riguardo all’ambiente marino-costiero della Città di Napoli. Sin dalla nascita gran parte degli sforzi si sono concentrati nel recuperare dallo stato di degrado in cui versava il sito della Gaiola, attraverso un’attività quotidiana di presidio, informazione, tutela e sensibilizzazione.

Save our sea: partecipa al progetto sos

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CONTROLLO, INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A TERRA E A MARE

Al fine di raggiungere risultati significativi nell’azione di tutela delle risorse naturalistiche e storico archeologiche dell'ambiente marino-costiero del Parco Sommerso di Gaiola,  il CSI Gaiola svolge una costante attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio per una fruizione sostenibile delle risorse marino-costiere dell'AMP. Tale attività viene svolta parallelamente a terra e a mare mediante l’utilizzo dei propri mezzi nautici e d'intesa con la Capitaneria di Porto di Napoli e gli altri organi di sorveglianza dell'AMP.  Durante la stagione estiva particolare attenzione viene posta nel controllo dell'attività diportistica, della pesca subacquea e dell'abbandono di rifiuti da parte dei bagnanti. Nell'ambito di tale attività vengono, inoltre, annotate su di un’apposita scheda prestampata gli illeciti rilevati nelle diverse zone del Parco al fine di raccogliere dati utili per sviluppare opportune strategie di gestione. L’attività di controllo ed informazione a terra viene svolta anche mediante la realizzazione di opportuna cartellonistica informativa sull’A.M.P., dislocata nei punti di accesso pubblico al mare, su spiagge e banchine. Per le attività in mare è stato lanciato dal 2011 il Progetto "Pagaiando PER il Parco" finalizzato alla costituzione di un gruppo di Volontari in Kayak operativo nelle acque del Parco.

PULIZIA ORDINARIA DI SPIAGGE, BANCHINE E SCOGLIERE 

L’ordinaria pulizia delle spiagge, banchine e scogliere di accesso pubblico presenti all’interno dell’Area Marina Protetta della Gaiola ha da sempre rappresentato una problematica annosa del sito. Nonostante l’area rappresenti uno dei pochi accessi pubblici da terra al mare dell’intero litorale napoletano, causando un enorme sovraffollamento di bagnanti soprattutto durante la stagione estiva, il Comune di Napoli non ha mai previsto un ordinario servizio di pulizia del sito di balneazione pubblica, interno all’AMP. Questo provocava l’accumulo di enormi quantità di rifiuti che restavano a marcire sotto il sole finendo spesso direttamente a mare. La presenza continuativa dal 2006 di collaboratori e volontari del CSI Gaiola ha permesso negli anni di far fronte a tale problematica attraverso l’ordinaria pulizia di spiagge, banchine e scogliere pubbliche in modo da impedire l’accumulo di rifiuti dovuti alle mareggiate invernali o alla balneazione estiva, evitandone il riversamento in mare e garantendo il decoro e la pulizia del luogo, porta d’accesso all’AMP. Tale attività viene coadiuvata durante la stagione estiva dai gestori chiosco presente nell'area di accesso pubblico di Cala S. Basilio. Parallelamente il CSI Gaiola porta avanti campagne di sensibilizzazione ed educazione dei bagnanti finalizzate ad evitare l’abbandono dei rifiuti in spiaggia anche attraverso l’apposizione di opportuna cartellonistica. 

PULIZIA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI FONDALI DELL'AMP

Anche l’attività di pulizia dei fondali dell’AMP rappresenta un impegno costante del CSI Gaiola. I decenni di abbandono di questo tratto di costa avevano portato all’accumulo di enormi quantità di rifiuti sui fondali del Parco, che spesso occultavano le stesse strutture archeologiche sommerse.
Nel 2008 nell’ambito della collaborazione istituzionale per il progetto UNESCO, il CSI Gaiola si è occupato di realizzare un intervento straordinario di bonifica dei fondali dell’AMP, ingombri di ogni sorta di rifiuti con una stragrande maggioranza di materiale di risulta dei cantieri edili sorti negli anni passati lungo la costa. 
A questo grosso lavoro di bonifica, negli anni successivi è seguita un’attività di ordinaria pulizia dei fondali dell’AMP che, soprattutto durante la stagione estiva, vengono continuamente invasi da rifiuti derivanti in massima parte da attività di balneazione pubblica e privata presente sulla costa.
Tale attività coinvolge collaboratori e volontari del CSI Gaiola in possesso di abilitazione alle attività subacquee ma anche semplici bagnanti che senza prendere parte alle attività di recupero sottomarino vengono coinvolti in attività a terra al fine di sensibilizzare i fruitori stessi ad avere maggiore rispetto per il proprio mare.

CONTRASTO ALLA PESCA ILLEGALE DELL'AMP

Le attività di pesca illegali, benchè drasticamente diminuite dall'istituzione del Parco, continuano ad essere un problema annoso dell’Area Marina Protetta di Gaiola (Zona A e B), da sempre considerata una delle zone più pescose della fascia costiera. L’attività di pesca di frodo è certamente ancora oggi la maggiore causa di deterioramento delle biocenosi costiere e depauperamento delle risorse ittiche del Parco.  Alle attività di pesca professionale illegali si sommano le attività di pesca di frodo subacquea che, soprattutto durante la stagione estiva vanno ad incidere su alcune specie target caratteristiche dei fondali rocciosi dell’AMP. Dal 2006, il CSI Gaiola sta portando avanti una campagna di monitoraggio delle attività di pesca illegali perpetrate ai danni dell’AMP. Tale attività prevede anche appositi transetti in immersione subacquea per l’individuazione degli attrezzi da pesca illegali rilasciati all’interno del Parco. Grazie al coordinamento sempre più stretto con le autorità preposte al controllo degli illeciti nell’AMP, negli ultimi anni si è riusciti ad organizzare importanti operazioni di sequestro delle attrezzature da pesca  illegali e denunciati diversi pescatori di frodo colti in flagranza di reato.

RECUPERO AREE IN STATO DI DEGRADO E ABBANDONO

Uno dei principali fattori di degrado dell’area della Gaiola era rappresentato dalla presenza di una vasta struttura denominata “il Conventino”, di proprietà della Regione Campania, in totale stato di abbandono e degrado, posizionata proprio sulla scogliera antistante la Zona A di Riserva Integrale del Parco.
Il trentennale stato di abbandono di tale struttura incideva in maniera determinante sulla capacità di controllo dell’area e sulla possibilità di garantire il giusto decoro del sito, per una reale riqualificazione ambientale e sociale dell’area. 
L’incessante attività di denuncia dello stato di degrado dell’immobile effettuata e documentata dal CSIGaiola negli ultimi anni, supportata dall’Ente gestore dell’AMP, ha portato finalmente nel 2010 all’affidamento dell’immobile al Parco affinché fosse utilizzato per le finalità istitutive dello stesso. 
Il lavoro congiunto della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei e del CSI Gaiola Onlus negli ultimi anni è riuscito a trasformare un simbolo di degrado in un Centro operativo per la Ricerca e la Divulgazione scientifica nell’AMP.

volontari

Volontariato

 

AIUTACI a difendere

l'ultimo paradiso della Costa di Napoli

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 Compila il modulo di preiscrizione alle liste di volontariato in difesa del Parco Sommerso di Gaiola 

 

 Chiediamo il supporto di tutti quelli che per passione, studio e amore per il nostro Mare,

siano interessati a salvare l'ultimo paradiso marino della costa napoletana. 

Chiunque abbia voglia di dedicare un po' del suo tempo per aiutarci a difendere il Parco Sommerso di Gaiola può scriverci al seguente indirizzo volontari@gaiola.org , compilare il modulo di preiscrizione online al seguente link: https://forms.gle/e8axXqStnNPp3MpdA , oppure venire direttamente al Parco a dare la propria adesione.

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Sai andare in kayak? Aderisci al progetto "PAGAIANDO PER IL PARCO!"

 

Vi aspettiamo numerosi!
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